lunedì 4 marzo 2013

13 Marzo Ango The Meek Dead "Es Gibt"




ANGO THE MEEK DEAD IN MOSTRA AL MOOG
L’artista di stanza a Berlino espone a Ravenna "Es Gibt"

Seconda esposizione firmata Delikatessen presso Moog Slow Bar, la mostra Es gibt di Ango The
Meek Dead inaugura mercoledì 13 marzo alle ore 18.30 con dj set a cura di Dust e Ceskova
Midori. Le opere rimarranno in esposizione fino al 25 marzo.

Ango The Meek Dead è un artista multimediale che spazia dal disegno all’illustrazione,
dall’installazione al video e dalla fotografia alla musica. Milanese d’origine, laureato in Scenografia
presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera, dal 2009 vive e lavora a Berlino. Numerose le sue
mostre sia personali sia collettive in tutta Europa. I suoi lavori grafici sono presenti in diverse
pubblicazioni e fanzines. Come musicista è noto con lo pseudonimo Mariae Nascenti esplorando
sonorità dark ambient. Come videomaker i suoi video sono stati proiettati nei principali queer film
festival in tutto il mondo. Ango the Meek Dead è anche attivista queer e co-fondatore della
PornFlakes Queer Crew.

A Ravenna espone la raccolta Es gibt, 20 coloratissimi disegni che raffigurano in maniera
fumettistica freaks, manichini e personaggi dell’inconscio, fluttuanti in uno spazio metafisico senza
redenzione. Gli sguardi dei soggetti e le scritte sembrano interrogare in maniera inquietante
l’osservatore, complice una narrazione visiva disperata e perversa che attinge a un immaginario
surreale e contemporaneo.
L'esposizione sarà presentata presso Moog Slow Bar in anteprima nazionale dal 13 al 25
marzo. In collaborazione con Delikatessen e QUEERomagna.


Moog Slow Bar
Vicolo Padenna 5, Ravenna


Ango the meek dead:

Un grafismo onirico, nervoso, ossessivamente paranoico, è quello che fluisce, ma sarebbe più corretto dire, tracima, dalle penne colorate e dall’inconscio di Ango the Meek Dead, fanciullino perverso che attinge a un immaginario surreale e contemporaneo. Un automatismo psichico, il suo, che nutre una surrealtà troppo vicina al reale per non inquietare e spiazzare. A dispetto di una vivacità cromatica e di un biomorfismo segnico ludico e quasi infantile, traspare, nei suoi fogli, una dimensione malata, a tratti funerea. Fra apparati digerenti che metabolizzano ed espellono sostanze purulente, tra sguardi che interrogano, ammaliano e giudicano, tra freaks e manichini che fluttuano in uno spazio metafisico al contempo fumettistico e sado/maso, emergono, per citare il poeta, «le morte stagioni, e la presente/e viva, e il suon di lei», cadenzato e cupo come un de profundis. E così tra quella buia immensità s’annega il suo e il nostro pensiero: e il naufragare, in quel gran nero infido e traditore, sul quale ora si galleggia ora s’affonda, è tutt’altro che dolce.

(Ivo Serafino Fenu)

Ango the Meek Dead, artista italiano stabilitosi a Berlino da quattro anni. I suoi lavori grafici illustrano un mondo infero popolato da personaggi che sembrano usciti per una passeggiata all’alba dell’ultimo giorno della Terra nel bosco adiacente un queer squat occupato nei sotteranei di una ex fabbrica di amianto russa. Enjoy The End.

(Pietro Sedda)








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